Da 30 anni Teatro d'Emergenza si occupa di formazione teatrale per bambini/e, adolescenti e adulti, a Lugano. I nostri insegnanti non sono solo professionisti della scena, ma anche appassionati e competenti studiosi di didattica teatrale con molta esperienza alle spalle.
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N.B. I corsi annuali 2023/2024 iniziano a ottobre
con le lezioni di prova gratuite!
E se vuoi unirti a corsi già iniziati...scrivici, non è troppo tardi!
Tutti i corsi si svolgono nella città di Lugano e
seguono il calendario scolastico del Canton Ticino.
La scuola di Teatro d’Emergenza è un po’ particolare.
Prima di tutto non è divisa, come molte scuole, in primo, secondo, terzo anno. Ovviamente non bastano tre anni di corsi serali per esaurire l’infinito mondo delle tecniche teatrali, per questo abbiamo preferito suddividere i corsi per temi di lavoro annuali.
Nei nostri corsi ci sono allievi neofiti ed altri con più esperienza: questa eterogeneità diventa un’inattesa ricchezza se gestita con cura (l’allievo alle prime armi “ruberà il mestiere” a quello più esperto mentre questi potrà riscoprire vecchi esercizi e percorsi, fatti per la prima volta dai nuovi allievi).
Il tema del corso di quest’anno sarà la parola dell’attore. Che differenza c’è tra parlare a qualcuno e ripetere a un pubblico un testo scritto da un drammaturgo? Cos’è un’azione verbale e come si fa a metterla in scena? Cosa rende interessante o noioso un racconto? È più importante il significato (il contenuto) o il significante (la forma)? Cosa fanno i muscoli del mio corpo mentre io cerco di convincere, spaventare, sedurre qualcuno con le mie parole? Cosa rende le mie parole tristi, allegre, sfuggenti, pesanti? Reciteremo partendo da testi teatrali e da testi letterari, proveremo la stand up e il teatro di narrazione, sperimenteremo le lingue teatrali come il grammelot e il gibberish, ci spingeremo fino a quel meraviglioso cortocircuito che è la lingua dei segni. E come sempre cercheremo di capire cosa accade a un attore quando recita.
Gli adolescenti sono creature mitologiche: non più bambini, non ancora adulti. Hanno in loro ancora viva l’energia vitale dell’infanzia ma a questa uniscono la voglia di farsi domande, di raccontare, di raccontarsi, di esplorare la vita che stanno per vivere.
Non bisogna spegnere la loro indole energica, dispersiva e rumorosa ma allo stesso tempo si devono offrire stimoli all’altezza della loro sconfinata curiosità. Regole e anarchia, compiti complessi e libere improvvisazioni.
Quello che gli insegniamo è di prendersi cura delle loro creazioni, di non gettarle via ma di farle crescere con pazienza.
Il tema del corso di quest’anno sarà: guardare i libri da un altro punto di vista. Prenderemo i libri di testo che ragazze e ragazzi portano a scuola ogni giorno, i romanzi che stanno studiando durante il corso di letteratura, i manuali di storia, le grammatiche e i libri di scienze, letture forse tediose o ostiche o che semplicemente non destano entusiasmo e le faremo diventare spettacolo teatrale.
Quando in un aula di teatro entra un bambino tutto è diverso.
Alcune delle attività principali del bambino sono:
giocare a “facciamo finta che io ero”; saltare, correre, strisciare, rotolarsi ed esplorare le possibilità dinamiche del corpo fino nei più reconditi confini immaginabili; usare la propria voce per urlare, cantare, imitare la voce degli animali e delle cose.
Queste abilità infantili diventano la base della nostra ricerca teatrale. E questo è il punto centrale della nostra pedagogia: i bambini, per imparare a fare teatro, giocano seguendo delle regole via via più precise e complesse.